BIOGRAFIA
BIOGRAFIA
GIANNI PIACENTINO
Gianni Piacentino nasce nel 1945 a Coazze, vicino a Torino, la città delle automobili. Dopo l’importante e breve esperienza dell’Arte Povera, da cui si stacca nel 1968, i motori continuano ad essere una fonte d’ispirazione per la ricerca dell’artista, nota e influente in tutto il mondo. E’ del 1965 Four Colours Cross, che presenta in nuce elementi fondanti del suo percorso artistico. I “veicoli” degli anni Settanta sono formati da aste di ferro, inserti in legno e ruote in ottone cromato, prototipi a due o tre ruote con materiali industriali. L’idea del mezzo meccanico viene anche, e in seguito, sublimata attraverso alcune sue componenti strutturali, objects trouvés che determinano un racconto metonimico e un equilibrio formale e compositivo. E’ leggibile sui Combine Paintings, dipinti con elementi scultorei dalle forme geometriche, realizzate in legno verniciato con una tecnica di smaltatura originale, lucenti e metallizzate come carrozzerie.
Con un allure minimalista che fonde l’arte al design le linee di Piacentino ragionano sull’estetica della tecnica, declinazione dell’umano dalla notte dei tempi, e trovano bellezza nella razionalità del meccanismo preciso, tra slancio futuristico e visione immaginifica. Talvolta si nota una componente pop, con le opere caratterizzate dal logo GP sulle barre decorate. Su tutti i suoi lavori si nota un’estrema attenzione ai dettagli e la raffinatezza del trattamento delle superfici.
Le sue opere sono state esposte in Europa dal 1966 in spazi pubblici come l'University Museum di Sydney (1971), il Museum am Ostwall di Dortmund (1971), il Palais des Beaux Arts a Bruxelles (1972), la Galleria Nazionale di Berlino (1978), il Centro de Arte Reina Sofia a Madrid (1990); Galleria d’Arte Moderna di Bologna e Palazzo delle Esposizioni di Roma; MoMa PS1 a New York (1997), Metropolitan Art Society di Beirut, Museum of Contemporary Art Chicago (2009), e in numerose gallerie private. Dopo una residenza di un anno a New York, nel 1981 il Gesellschaft für Aktuelle Kunst di Brema presenta una retrospettiva con le tappe del suo percorso di ricerca quasi ventennale.
Nel 1977 è invitato a partecipare a Documenta 6 a Kassel e nel 1993 alla XLV Biennale di Venezia.
Nel 1973 e nel 2005 le sue opere sono osservabili alla Quadriennale di Roma, nel 2011 al museo Madre. Nel 2015 la Fondazione Prada ospita una personale di Piacentino a cura di Germano Celant: la grande mostra si compone di 90 opere che vanno dal 1965 al 2015.