BIOGRAFIA

BIOGRAFIA

PETER CAMPUS

Nato a New York il 19 Maggio 1937, Peter Campus è un artista contemporaneo noto per la sua prolifica carriera nell'arte visiva, con una particolare enfasi sulla videoarte e la fotografia. Campus studia presso la Ohio State University conseguendo una Bachelor degree in scienze sperimentali di psicologia e in seguito frequenta l’accademica cinematografica di New York. Negli anni '70, inizia a sperimentare con la tecnologia video, diventando uno dei pionieri della videoarte. Le sue opere spesso coinvolgono l'interazione tra osservatore e opera, sfidando le convenzioni artistiche tradizionali dell’epoca e esplorando i confini della percezione visiva. Uno dei suoi lavori più celebri è "Three Transitions" (1973), in cui Campus utilizza effetti speciali e manipolazioni video per esplorare la percezione del tempo e dello spazio temi che rimarranno costanti nel suo corpo d’opera. Le sue installazioni video sono state esposte in tutto il mondo, ricevendo riconoscimenti e premi per la loro innovazione e visione artistica. Il suo lavoro attraversa diverse fasi creative e cambiamenti tecnologici, ma negli ultimi due decenni, Campus si dedica intensamente a catturare la bellezza naturale della costa meridionale di Long Island. Campus crea un lavoro straordinario. In queste opere realizzate nei dintorni di Bellport, l'artista posiziona la sua telecamera in luoghi attentamente selezionati lungo la costa e nel corso di centinaia di ore di riprese, documentandone paesaggi e flora, ma il lavoro va oltre la mera documentazione. Campus cattura il flusso del tempo e le sottili trasformazioni causate dalla luce e dall'aria in movimento quasi a richiamare quello che potrebbe sembrare un’impressionismo contemporaneo in cui il mezzo permette finalmente all’artista di cogliere i piccoli cambiamenti nel tempo che si accumulano gradualmente, creando una sensazione di continuità e cambiamento costante. Campus descrive questa serie di opere alla luce della filosofia artistica del Dr. Ananda Coomaraswamy, un curatore dell'arte indiana al Boston Museum of Fine Arts nel XX secolo. Campus parafrasa il concetto di Coomaraswamy sottolineando che, mentre l'arte contemporanea spesso cattura un momento nel tempo, un'arte più meditativa cerca di rappresentare una condizione continua, avvicinandosi al "Tao" o alla fonte stessa delle cose.

L'arte di Peter Campus sfrutta abilmente la distanza tra la percezione umana, la registrazione della telecamera e la visione dell'artista. Questo progetto dimostra la maestria di Campus come artista video e la sua capacità di catturare la bellezza sottile e in continua evoluzione della natura attraverso una lente contemporanea e meditativa. Le opere di Campus invitano gli spettatori a riflettere sulla bellezza intrinseca della realtà e sulla sua connessione con l'essenza stessa delle cose. Campus è presente nelle collezioni permanenti del Museum of Modern Art (NY), del Whitney Museum of American Art (NY), dell'Albright-Knox Art Gallery (NY), del Parrish Art Museum (NY), del Philadelphia Museum of Art (PA), del Centre Georges Pompidou (Parigi), dell'Hamburger Bahnhof - Museum für Gegenwart (Berlino), del Museo Nacional de Arte Reina Sofia (Madrid), del Walker Art Center (MN), del Weatherspoon Art Museum (NC) e della Tate Modern (Londra). Il suo atelier ha sede a Long Island, NY, dove continua a esplorare nuovi orizzonti artistici, incantando il pubblico con la sua visione unica dell'arte contemporanea