DARIO GHIBAUDO
“41 FORMELLE”
Il lavoro di Dario Ghibaudo lo avevo presentato, in occasione della grande mostra personale nel Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, a settembre 2022. Allora avevo ceduto alla pressione, insistente, di vendere quattro formelle a due collezionisti determinati a non aspettare la mostra. Raccolte qui nel mio spazio, è successo quello che avevo pensato: le opere sono a casa loro, come se la galleria fosse Stata costruita per ospitarle. La dimensione dei lavori, la tecnica, i materiali, la variazione sui temi, rimandano in maniera naturale a un insieme unico, una narrazione che avviene in posti conosciuti, dove gli uomini si sono inseriti nella natura, in luoghi privilegiati e li hanno adattati a un racconto epico e allo Stesso tempo immobile.Nell'acquisire questo libro di argilla non ho mai pensato a un ordine, mi è rimasta impressa nella mente la prima formella come punto di partenza. In seguito, le altre mi sono sempre sembrate pagine, fogli sciolti, un continuo intercambiabile racconto. Le mie emozioni sono facilmente comprensibili, non necessitano di alcuna spiegazione. Per le parti specificatamente tecniche per l'inserimento del lavoro di Dario Ghibaudo nell'arte, nella Storia e nel costume, mi è di orgoglio ricorrere a quello che il professor Achille Bonito Oliva scrive nel testo del catalogo della mostra di Cuneo.
“Ghibaudo attinge all'universo della natura, fatta di piccole presenze che hanno il carattere eroico ed irripetibile dell'universo mitologico. Le immagini acquistano il senso estraniante di una condizione particolare ed eccentrica.
Spaesare significa deportare l'oggetto fuori dal suo contesto abituale e dunque aprirlo alla possibilità di relazioni inedite che gli conferiscono nuovo statuto e diversità identica. L'arte di Ghibaudo pratica una vera e propria opera di corteggiamento sull'attenzione dello spet-tatore, invitato a entrare nel giardino delle delizie. Qui l'occhio erra impunemente, affascinato dal silenzio che lo circonda. Anche per Dario Ghibaudo l'arte progetta il passato, rinnova il Tempo in un eterno presente che si configura attraverso l'epifania dell'immagine, l'apparizione di forma, colore, installazione e scultura per garantire all'umanità l'attimo della perennità.” Dopo parole così precise e significative, ognuno guardando può scegliere e lasciarsi conquistare, abbandonarsi a questo racconto tenendo ben presente che ciò che ascolta dentro di se è scritto appositamente per lui.
Carlo Cinque
03 MAR - 03 MAG 2023
“Spaesare significa deportare l'oggetto fuori dal suo contesto abituale e dunque aprirlo alla possibilità di relazioni inedite che gli conferiscono nuovo statuto e diversità identica.“
L’ARTISTA
Dario Ghibaudo nasce a Cuneo, vicino al confine con la Francia. Negli anni ottanta si trasferisce a Milano per dedicarsi all'arte. Scultore esperto, ha lavorato con pietra, marmo e materiali artificiali come le resine. È stato membro del movimento "Concettualismo Ironico Italiano", noto in Germania. Negli ultimi anni, si dedica anche alla scrittura, mantenendo la sua costante dedizione ai progetti artistici.